Con il ritorno dell’ora solare, la neuroscienziata Dyson Karen Dawe condivide i suoi migliori consigli per l’illuminazione dello spazio di casa dedicato allo studio o al lavoro.
23 October 2020
L’autunno è iniziato e alle 02:00 di domenica 25 ottobre le lancette degli orologi torneranno indietro di un’ora, causando un cambiamento delle ore di luce che può influenzare il nostro ritmo sonno-veglia. Molti di noi non vedono l’ora di poter dormire un’ora in più, ma gli studi rivelano che in realtà non c’è un effetto positivo. Questo cambio nell’orologio sociale ma non in quello solare influenza sia come ci sentiamo sia come funziona il nostro corpo, nonostante pochi di noi ne siano consapevoli.
La dottoressa Karen Dawe, neuroscienziata Dyson, spiega: “ogni cellula del nostro corpo ha un proprio ritmo di 24 ore, regolato dalla presenza di luce e buio. I nostri orologi biologici si sono evoluti nei millenni seguendo l’andamento della luce solare. A dire il vero, quasi tutte le nostre funzioni fisiologiche, dalla produzione delle proteine al metabolismo al sonno, sono regolate dall’orologio biologico. L’ora legale costituisce un cambiamento dell’orologio sociale, ovvero dell’orario che visualizziamo sui nostri quadranti, ma non dell’orologio biologico e di quello naturale come il momento in cui il sole sorge la mattina. Ora più che mai è fondamentale capire profondamente la nostra esposizione giornaliera alla luce e assumerne il controllo.”
Ora che le ore di luce naturale si riducono, le notti si allungano e sempre più persone lavorano da casa, la dott.ssa Karen Dawe svela i suoi consigli su come usare la luce per creare un ambiente di lavoro produttivo.
1. Crea uno spazio dedicato
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Dott.ssa Karen: “L’illuminazione riveste un ruolo importante nel segnalare che una determinata parte della stanza ha una funzione specifica. Se le normative edilizie garantiscono che negli ambienti lavorativi sia fornito un livello di luce adeguato, negli uffici casalinghi invece l’illuminazione è spesso trascurata.”
· Prendi il controllo delle luci che ti circondano. Sperimenta le varie opzioni finché non trovi la sistemazione ideale per te.
· Osserva il modo in cui la luce cade sull’intera stanza, non solamente intorno alla lampada.
· Posiziona le luci con consapevolezza. La luce naturale che entra dalle finestre o altri fasci di luce che si riflettono sullo schermo del computer possono causare abbagliamento e affaticamento degli occhi, rendendo più difficile la concentrazione.
· Durante le chiamate in videoconferenza, evita di sederti di fronte a una finestra. Così non costringerai la persona all’altro capo dello schermo a sforzarsi per riuscire a vederti.
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2. Scegli l’illuminazione giusta per la tua attività
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Dott.ssa Karen: “La nostra ricerca mostra che solitamente le persone usano l’illuminazione domestica in quattro modi: luce indiretta per una luminosità generale, luce di lavoro per attività di alta precisione, luce dedicata per mettere in risalto decorazioni o opere d’arte, e luce d’ambiente per un chiarore serale rilassante. Nonostante questo, e malgrado in un’abitazione comune si trovino innumerevoli apparecchi di illuminazione, ognuno di essi assolve tipicamente una sola funzione.”
• Definisci precisamente le attività che vuoi svolgere nella stanza e pensa all’atmosfera che vuoi ottenere.
• Assicurati di avere il giusto livello di luce per l’attività che svolgerai: se vuoi una morbida luce soffusa per leggere, verifica che la luminosità fornita sia sufficiente e non causi affaticamento degli occhi.
• Non tutte le luci sono uguali. Per attività elaborate come dipingere, disegnare o truccarsi opta per una luce artificiale con un elevato indice di resa cromatica (CRI, “colour rendering index”). Più alto è il CRI più i colori appariranno come se fossero esposti alla luce naturale.
3. Riposati!
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Dott.ssa Karen: “Tutti vogliamo rimanere concentrati quando lavoriamo da casa, ma riposare gli occhi è fondamentale. Obbligare l’occhio a concentrarsi su un’area ristretta per un periodo di tempo prolungato, ad esempio leggendo un libro, guidando o guardando un monitor, i muscoli oculari si stancano, portando all’affaticamento della vista. Si tratta di una sensazione leggermente spiacevole per alcuni e di una causa di mal di testa per altri. I sintomi dell’affaticamento della vista possono essere dovuti anche allo sfarfallio o al bagliore delle fonti di luce. Senza che ce ne rendiamo conto, gli schermi che usiamo sono spesso troppo o troppo poco luminosi, causando l’abbagliamento. I nostri occhi possono tollerare un certo livello di abbagliamento, sfarfallio e affaticamento della vista, ma lavorare otto ore al giorno in queste condizioni è veramente stancante per i muscoli che circondano gli occhi.”
• Adegua la luminosità del tuo dispositivo in modo che sia confortevole. Se leggi per molto tempo, adatta la dimensione del testo.
• Ogni tanto alza lo sguardo dallo schermo e fai riposare gli occhi.
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4. Crea una routine basata sulla luce naturale
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Dott.ssa Karen: “Quando si tratta di fornire l’illuminazione giusta per le diverse attività nel corso della giornata, lo standard a cui fare riferimento è la luce naturale. Ci siamo evoluti per vivere e lavorare alla luce naturale, con intensità e temperatura di colore mutevoli e regolate dai cicli di giorno e notte. Al contrario, però, spesso le luci interne hanno la stessa intensità e lo stesso colore tutto il giorno, e questo può avere un impatto su come ci sentiamo e come funziona il nostro corpo. La luce naturale ci fa sentire più vigili ed è il segnale più importante per l’organismo, è ciò che determina la nostra cognizione del tempo. Il ritmo circadiano (il nostro orologio biologico) influenza anche il funzionamento interno del corpo, compresi metabolismo e schemi di attività. Un esempio estremo di ciò che accade quando il nostro orologio interno è sfasato è il jet lag.”
• Dai inizio alla tua giornata con una passeggiata all’aperto. La forte esposizione alla luce solare di primo mattino ancorerà il tuo orologio biologico all’andamento della luce naturale locale, segnalando che il dì è iniziato e impostando inconsciamente il ritmo della tua giornata.
• Prevedi un’illuminazione interna che ti dia la possibilità di cambiare l’intensità e la temperatura della luce (da fredda a calda) in base all’orario. Stabilisci la tua zona di lavoro vicino a una finestra o in uno spazio ben illuminato naturalmente.
• Crea una sequenza serale di modifiche progressive delle luci che ti circondano per creare un ambiente rilassante e comunicare al tuo corpo che la notte si sta avvicinando.
5. Dai ai tuoi occhi la luce di cui hanno bisogno
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Dott.ssa Karen: “Quando invecchiamo, i nostri occhi cambiano. I muscoli che regolano la dimensione della pupilla si indeboliscono e lasciano entrare meno luce, mentre il cristallino si indurisce. Secondo l’organizzazione americana IES (Illuminating Engineering Society), questi cambiamenti determinano nelle persone sopra i 65 anni un fabbisogno di luce quattro volte superiore rispetto a chi ha meno di 25 anni. È molto comune la situazione in cui, al ristorante, qualcuno non riesce a leggere il menù perché le luci sono soffuse, mentre la persona più giovane seduta accanto non ha alcun problema.
Con l’età dunque il cristallino dell’occhio ingiallisce gradualmente, alterando la percezione dei colori. Il cristallino ingiallito assorbe e disperde la luce blu, rendendo difficile distinguere tra diverse sfumature di blu, verde e viola. I colori possono apparire meno accesi e i contrasti meno definiti, il che può causare confusione nello scegliere i vestiti o nello svolgere altre attività che richiedono la percezione dei colori.
• Assicurati di avere un’illuminazione sufficientemente intensa per accompagnare l’invecchiamento dei tuoi occhi.
• Le lampadine con un CRI superiore a 80 sono ottimali per aiutare gli occhi più anziani a distinguere i colori.
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